L’Edge computing sta trasformando l’esperienza multigiocatori per gli “urban gamer”. Ecco come
Per gli amanti del gaming giocare online è l’ideale per rilassarsi dopo una frenetica giornata di lavoro. Il mercato del gaming è in crescita, con una stima di 3 miliardi di giocatori in tutto il mondo che si uniscono in regni virtuali e ambienti digitali immersivi. Secondo una recente ricerca, l’industria del gaming sta guadagnando più di quella musicale e del cinema messe insieme. Anche nel settore del gaming il cloud è un fattore determinante che rende il gioco più accessibile, trasformando l’esperienza grazie alla possibilità di accedere da qualsiasi luogo, garantendo aggiornamenti rapidi e più sicurezza.
Ma c’è un cambiamento particolarmente trasformativo che il Cloud ha portato nel settore: l’esperienza di gioco multiplayer. Questa modalità ha rapidamente superato il gioco tramite single player come Overwatch, Call of Duty, Sea of Thieves e Fortnite aprendo la strada a un ambito di gioco più socievole e strategico con contenuti più ricchi grazie a servizi come Xbox Cloud Gaming che portano la modalità multiplayer a un livello superiore offrendo l’accesso da dispositivi mobili, tablet e PC e facilitando un’esperienza competitiva globale e senza confini.
Prima che i giocatori sperimentino il vero potenziale del gioco multiplayer basato su cloud, però, c’è un altro livello da superare: la latenza, la nemesi di ogni giocatore nel mondo. La latenza, o ping, è il tempo necessario al server per rispondere ai comandi di un giocatore. Più basso è il numero, migliore è l’esperienza. L’inevitabile rallentamento o ritardo ha un impatto significativo sull’esperienza multigiocatore, causando ritardi frustranti e difetti sulla qualità di gioco e di prestazioni. Da 20 a 40 millisecondi è il ping o latenza ideale; da 40 a 60 millisecondi è buono, mentre più di 100 impatta in modo negativo sul gioco.
Oltre alla qualità della connessione di rete che influisce sulla latenza, anche la posizione dei giocatori in aree urbane densamente popolate può causare una latenza più elevata e prestazioni inferiori, poiché chi gioca condivide l’infrastruttura digitale. Il sovraccarico dei server può infatti influire sulla latenza, soprattutto in occasione di eventi importanti come il lancio di una nuova serie, mentre la distanza dei giocatori dai server può anch’essa aumentare la latenza e creare un frustrante rallentamento. Di solito i server sono situati in data center globali, quindi, a meno che non si viva nelle vicinanze, ci vuole più tempo per il ritorno dei dati e per la risposta sullo schermo. Il ping è preso molto sul serio: non è raro che i giocatori professionisti si trasferiscano in Texas, alla ricerca del ping zero assoluto. Fortnite e Rocket League hanno server situati lì e, se un giocatore vuole competere seriamente per denaro in giochi come questi, è il modo migliore per aumentare le prestazioni. Ma ammettiamolo: bisogna impegnarsi a fondo per seguire il ping.
La bassa latenza offre ai giocatori un forte vantaggio competitivo grazie a risposte rapide, reazioni più veloci e transizioni di gioco più fluide. Non si tratta solo di una risposta più rapida: a parte il controllo e l’aggiornamento delle connessioni Wi-Fi, l’upgrade a PC e console di gioco più potenti e costosi, ci sono state poche opzioni per i giocatori che vogliono trasformare veramente la loro esperienza. Oltre a essere frustrante per i giocatori, questa situazione rischia anche di soffocare la creatività e l’innovazione che l’industria dei videogiochi ha mostrato negli ultimi anni.
Ora l’industria tecnologica sta affrontando il problema di riprogettare le proprie reti per offrire ai giocatori un’esperienza d’uso ottimale. Le aziende e le collaborazioni tecnologiche stanno adottando un approccio ibrido e distribuito alle reti digitali connesse, costruendo i server di gioco su una vera infrastruttura Edge. Questo approccio “decentralizzato” prevede che le risorse informatiche, come i server, vengano spostate ai margini della rete, in modo che queste siano situate il più vicino possibile ai giocatori. Se il dispositivo del giocatore non deve attendere una risposta da un centro dati situato a molti chilometri di distanza, la latenza si riduce; inoltre, se non deve lottare per avere lo spazio necessario nonostante gli enormi volumi di traffico, la rete si decongestiona e i giocatori sperimentano finalmente il gameplay sognato dagli sviluppatori.
La potenza e il potenziale sono immensi: le piattaforme di gioco di nuova generazione e le aziende di hardware tecnologico “street-side” stanno collaborando con le aziende di infrastrutture digitali, superando i limiti del possibile. La collaborazione tra Colt, Edgegap e CIN sta già ridefinendo l’esperienza di gioco. La partnership ha permesso di realizzare il primo server gaming al mondo funzionante con un vero e proprio edge computing, integrando la tecnologia di Edgegap con la rete di infrastrutture fisiche di Colt e CIN, e scegliendo Londra come prima sede. La piattaforma di edge computing di Colt e la connettività di rete on demand distribuita attraverso lo Street Arc di CIN costituiscono l’infrastruttura digitale di base che supporta l’applicazione di gioco.
L’integrazione migliora notevolmente l’esperienza di gioco multiplayer per i londinesi eliminando i problemi di lag e latenza e lasciandoli liberi di concentrarsi sull’affinamento delle proprie abilità, strategie e vantaggi competitivi.
Le aspettative dei giocatori continueranno a crescere, man mano che gli sviluppatori esploreranno mondi immersivi ancora più ricchi di funzionalità con l’evoluzione di AR, VR, AI e del metaverso,. Ma arriverà il momento in cui la latenza che influisce sulle prestazioni sarà considerata inaccettabile. I giorni dei server centralizzati sono contati e spetta all’industria tecnologica cogliere questa opportunità per guidare, innovare e trasformare.