In un mondo colpito dal COVID-19, le organizzazioni sono state costrette a sfruttare al massimo le tecnologie digitali per aumentare o sostituire i metodi tradizionali di interazione, apprendimento e lavoro. Ora stiamo finalmente tornando alla normalità, ma cosa significa questo per le aziende? Quali aspetti della nostra vita lavorativa continueranno anche dopo la pandemia? Com’è un ambiente di lavoro in questo momento? E come sarà nei prossimi due anni?

L’ufficio di un dipendente potrà trovarsi in un condominio in città o in un sobborgo verdeggiante, in una seconda casa o in uno spazio di co-working. Secondo l’ultimo sondaggio globale di Frost & Sullivan, condotto nel bel mezzo della pandemia e completato nel dicembre 2020, l’83% dei decisori IT (ITDM) di tutto il mondo prevede che almeno un quarto dei propri dipendenti continuerà a lavorare da remoto almeno per tutto il 2022.

Nel mondo pre-COVID, gestire chi lavorava da remoto o si trovava fuori ufficio era un problematica occasionale o temporanea. Ora, invece, le aziende dovranno trovare un modo sostenibile per supportare una forza lavoro ibrida. Alla domanda sull’impatto avuto dal COVID-19 sulla loro organizzazione, il 55% degli intervistati ha dichiarato di essere stati notevolmente impattati dalla mancanza di un’adeguata larghezza di banda e di strumenti tecnologici da mettere a disposizione di chi lavora da remoto.

Al giorno d’oggi, le aziende devono garantire che tutti coloro che lavorano da remoto – indipendentemente da dove hanno installato il loro computer portatile – possano mantenere gli stessi livelli di produttività e sicurezza dei colleghi presenti in ufficio. Questo significa che le aziende dovranno concentrarsi su tre aspetti fondamentali: una rete flessibile, strumenti di collaborazione basati sul cloud e un sistema di sicurezza uniforme.

Al giorno d’oggi, le aziende devono garantire che tutti coloro che lavorano da remoto – ovunque abbiano installato il loro laptop – possano mantenere gli stessi livelli di produttività e sicurezza dei colleghi presenti in ufficio.

Le sfide di un’azienda in un ambiente di lavoro ibrido

Il COVID-19 ha accelerato il ritmo con cui le organizzazioni si stanno orientando verso il lavoro ibrido. Solo il 3% degli intervistati ha dichiarato che, in futuro, nelle loro organizzazioni, nessun collaboratore lavorerà integralmente da remoto, il che significa che una percentuale molto elevata di aziende dovrà affrontare le sfide che si presentano quando si cerca di supportare team virtuali altamente distribuiti in un ambiente di lavoro ibrido.

Non a caso, la sicurezza è la sfida principale per gli ITDM quando bisogna supportare il lavoro da remoto, seguita dalla necessità di fornire ai dipendenti l’accesso remoto alle applicazioni aziendali e ai dati chiave, mettendo a loro disposizione le tecnologie giuste per facilitare il loro lavoro e continuare a collaborare, il tutto in un ambiente flessibile e di alta qualità.

Inoltre, mentre le aziende esaminano le varie possibilità di riapertura degli uffici, la necessità di collegare la forza lavoro presente in ufficio con quella in remoto impone di ripensare e riprogettare l’ambiente di lavoro.

Il 35% dei decision-maker ha indicato “Adattarsi a nuove modalità di lavoro” come il principale obiettivo di trasformazione digitale accelerato dalla pandemia. Il lavoro ibrido è la priorità del momento, ma porta con sé svariate sfide, sia a livello tecnologico che umano.

Le sfide tecnologiche

  • Mentre le aziende vengono spinte ad abbracciare il lavoro da remoto, in realtà la maggior parte non è attrezzata nel modo giusto per fornire ai dipendenti connessi a distanza gli strumenti necessari per beneficiare di un’esperienza di alta qualità e sostenere livelli ottimali di produttività. Questo include la garanzia che le applicazioni aziendali siano aggiornate regolarmente, che i dispositivi dispongano di adeguate protezioni di sicurezza e che i dati e le applicazioni siano costantemente sottoposti a backup. Il 36% dei decisori IT ha dichiarato che “supportare la tecnologia dei lavoratori remoti” è una delle loro tre principali preoccupazioni.
  • Poiché i dipendenti sono geograficamente distribuiti, i team accedono alle reti aziendali, alle applicazioni e alle risorse sia attraverso dispositivi aziendali che personali. Questo può costringere le organizzazioni ad adottare una strategia BYOD (bring-your-owndevice) per supportare i vari tipi di dispositivi e gestire la governance e le policy relative all’utilizzo di dispositivi consumer rispetto a quelli forniti dall’azienda. La gestione dei rischi e le policy di governance sono difficili da mantenere con il BYOD. Però, le aziende rimangono responsabili del rispetto della normativa sulla privacy e della sovranità dei dati, indipendentemente da dove si trovano i loro dipendenti.
  • Una forza lavoro altamente distribuita si traduce in un uso crescente delle reti internet pubbliche. Le connessioni internet, fisse e mobili, e il Wi-Fi non protetto creano ulteriori rischi di violazioni della sicurezza. La pandemia globale ha generato una recrudescenza degli attacchi di phishing e delle violazioni di dati di alto livello, il che rafforza ulteriormente la necessità di garantire la sicurezza dei dipendenti e delle aziende.

Le sfide per le persone

Il 2020 sarà ricordato per sempre come uno degli anni più inaspettati e rivoluzionari della storia. Le ripercussioni della pandemia globale toccano ogni essere umano sotto vari punti di vista: personale, emotivo, professionale. La diffusa incertezza che ne deriva non colpisce le aziende solo a livello economico e operativo. La produttività e la motivazione dei dipendenti sono inevitabilmente influenzate da ansia e apprensione:

  • il 56% degli ITDM riferisce che il COVID-19 ha fatto diminuire il morale e l’impegno dei dipendenti
  • il 24% ha indicato “l’aumento dell’impegno dei dipendenti” come obiettivo chiave per la trasformazione digitale

Mentre gli strumenti di videoconferenza sono fondamentali per rimanere connessi e continuare a collaborare, i dipendenti sono stanchi, spesso esauriti a causa della “Zoom fatigue” e di condizioni analoghe. Le aziende temono di andare incontro a un calo di innovazione e produttività ora che i dipendenti non si incontrano più di persona.

Tre considerazioni per supportare un ambiente di lavoro ibrido

1. La rete è la linfa vitale di un ambiente di lavoro ibrido

Proprio come i muri e il pavimento definiscono un ambiente di lavoro fisico, la rete definisce l’ambiente ibrido digitale. La rete collega i dipendenti con i dati e le applicazioni di cui hanno bisogno per fare il loro lavoro e collega i clienti e i partner al tuo business. Inoltre, in un ambiente di lavoro ibrido, è necessario connettere decine o centinaia di dipendenti lontani dalla rete aziendale, così come tutte le varie sedi aziendali.

Questo richiede una pianificazione e una strategia adeguate. Scegliere le giuste soluzioni e architetture di rete permette alla vostra strategia IT di supportare gli sviluppi IT attuali e futuri che, a loro volta, consentono di raggiungere gli obiettivi aziendali.

Ma non tutti i provider di servizi di rete sono in grado di soddisfare le crescenti e mutevoli esigenze delle aziende. Assicuratevi che la rete del vostro provider si basi su un’infrastruttura intelligente e software-based per consentire programmabilità, automazione e data analytics.

  • Scalabilità on demand – Possibilità di scalare in base alle vostre esigenze, per allineare le capacità all’utilizzo, velocizzare le implementazioni, migliorare le prestazioni e ridurre i costi
  • Bassa latenza per migliorare le prestazioni delle applicazioni – Supporto ad applicazioni aziendali sempre più specializzate e sensibili al tempo e alle prestazioni, con reti a bassa latenza e altamente affidabili
  • Routing flessibile e prioritizzazione del traffico con SD-WAN – Tutte le tecnologie di rete disponibili nelle vostre sedi aziendali devono poter essere sfruttate al massimo (MPLS, Ethernet, cellulare, Internet a banda larga) per ottimizzare i costi e la distribuzione delle applicazioni
  • Controllo – Date al vostro team di rete una visibilità centralizzata sui componenti di rete, con la possibilità di modificare la configurazione o gli account tramite un portale self-service
  • Prestazioni assistite dall’intelligenza artificiale – Garanzia di disponibilità e di prestazioni costanti delle applicazioni attraverso una rete intelligente che anticipa e aggira eventuali congestioni e si ripara automaticamente in caso di problemi

2. I dipendenti hanno bisogno di strumenti di collaborazione e produttività basati sul cloud

Audio e video in alta qualità, condivisione di contenuti con un semplice clic e collaborazione su scala sono esigenze prioritarie in un ambiente di lavoro ibrido, tanto quanto sono necessarie soluzioni semplici e facili da usare. È già da qualche anno che si parla del futuro del lavoro. Ora, la pandemia ha accelerato incredibilmente questo percorso, che deve essere affrontato adesso. Con il supporto degli strumenti adeguati, i dipenden indipendentemente da dove si trovano, devono poter svolgere tutte le loro attività, comunicare e collaborare con qualsiasi membro del team in modo ubiquo.

Le aziende stanno implementando soluzioni di Unified Communications & Collaboration (UCC) basate sul cloud, per facilitare il coinvolgimento dei dipendenti e garantire la produttività in un
ambiente ibrido.

Le funzionalità UCC più comuni includono messaggistica istantanea e presenza, messaggistica unificata, conferenze audio, web conference, softphone, UC software clients e videoconferencing.

Queste esigenze non sono importanti solo per chi lavora da remoto; il 74% degli ITDM afferma che per tutti coloro che lavorano in front-line è fondamentale interagire in modo collaborativo con gli altri membri del team e i clienti. I dati del sondaggio di Frost & Sullivan indicano che la maggior parte delle organizzazioni ha già implementato o implementerà entro i prossimi due anni servizi UCC basati sul cloud:

Supportando soluzioni UCC efficaci e basate sul cloud, i decisori IT si aspettano di ottenere i seguenti vantaggi:

  • Aumentare l’efficienza operativa/automazione del flusso di lavoro (indicato come vantaggio dal 36%)
  • Migliorare la produttività della forza lavoro (30%)
  • Sostenere la sicurezza dei lavoratori o dei clienti (30%)

3. Per sfruttare gli asset digitali dell’azienda serve una sicurezza end-to-end

I dati sono la chiave del futuro per raggiungere obiettivi di business come crescita, innovazione, produttività, efficienza e una migliore customer experience. Il 75% delle aziende afferma che “fare più affidamento su data analytics e intelligenza artificiale per prendere decisioni e migliorare le operazioni” è uno dei principali obiettivi strategici.

Tuttavia, per quanto i dati siano importanti per le aziende, raccogliere, elaborare e archiviare quantità esponenziali di dati è, nel migliore dei casi, una sfida. E un ambiente di lavoro ibrido non fa che aumentare queste sfide, imponendo all’azienda di gestire grandi volumi di dati in formati diversi e provenienti da fonti diverse, nella maggior parte dei casi non strutturati, come files video, e-mail, messaggistica e documenti.

Un ambiente di lavoro ibrido genera sfide legate alla sicurezza e alla disponibilità dei dati:

  • I dati creati sugli endpoint degli utenti (dispositivi personali) potrebbero non essere sufficientemente protetti
  • I dati trasmessi sulla rete internet pubblica sono a rischio di violazione o perdita
  • Gravità dei dati, ossia elevati volumi di dati che sono difficili da spostare o che comportano difficoltà per eseguire il backup a causa di capacità di rete limitate, causando problemi di integrità e resilienza dei dati stessi
  • Le applicazioni data-intensive, come i modelli basati su Analytics e AI, possono avere problemi di prestazioni se la latenza di rete non è all’altezza

Poiché le aziende puntano a ottenere il massimo dai loro dati, sotto forma di insights in tempo reale e di supporto ai processi decisionali, esse devono poter gestire efficacemente e proteggere i dati in modo uniforme in tutte le varie applicazioni, reti e infrastrutture. Una soluzione end-to-end implica che l’accesso sicuro sia abilitato a livello del perimetro di rete, dove si trovano gli utenti e dove i dati vengono generati, e prosegua poi verso il cloud.

Per garantire la protezione end-to-end e la disponibilità dei vostri dati in un ambiente di lavoro ibrido, serve una soluzione di rete in grado di:

  • Offrire più livelli di sicurezza, sia a livello perimetrale che nel nucleo della rete, inclusi firewall, protezione Distributed Denial of Service, crittografia e gateway
  • Anticipare e rispondere a minacce in continua evoluzione, compresi gli attacchi informatici
  • informatici Garantire il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati
  • Supportare workload di intelligenza artificiale e data analytics, con una larghezza di banda sufficiente per spostare dati dell’ordine di petabyte tra i data centre e il cloud

Conclusioni: analizza la tua rete aziendale per preparare al meglio un ambiente di lavoro ibrido

Il mondo del lavoro è cambiato e non sarà mai più quello di prima. La pandemia ha catapultato le persone e le aziende nell’era digitale, sconvolgendo qualsiasi definizione utilizzata in passato per fare riferimento a uno spazio di lavoro. Un ambiente di lavoro ibrido, in cui i dipendenti, indipendentemente da dove si trovano, possono beneficiare, tramite un accesso di alta qualità, degli strumenti e delle informazioni di cui hanno bisogno per portare avanti il loro lavoro, rimanere connessi e collaborare con altri membri del team, in modo continuo, completamente sicuro e senza interruzioni, è la nuova normalità, e non si tornerà mai più indietro.

Mentre valutate se la vostra rete è in grado di supportare le esigenze di un ambiente di lavoro ibrido, il nostro consiglio è quello di focalizzarvi su questi tre aspetti essenziali:

  • La rete è la base che supporta tutti i progetti di trasformazione digitale, compreso il lavoro ibrido. Serve quindi un provider di servizi di rete che offra una larghezza di banda ad alta capacità, accompagnata da scalabilità, bassa latenza e sicurezza end-to-end. Una rete intelligente garantirà la flessibilità, la visibilità, il controllo di cui avrete bisogno, così come applicazioni performanti, efficaci e convenienti.
  • Le attuali esigenze di un ambiente di lavoro ibrido richiedono strumenti di collaborazione basati sul cloud. Serve quindi un provider che consenta alla tua azienda di integrare e gestire gli strumenti di collaborazione e comunicazione giusti, affinché i vostri dipendenti siano sempre connessi e produttivi.
  • Una forza lavoro altamente distribuita aumenterà le sfide di sicurezza già a carico delle aziende. Serve quindi un provider in grado di offrire una gamma di soluzioni di sicurezza capaci di proteggere i vostri dati aziendali sia lungo tutto il perimetro che al centro del cloud.

Fate in modo che i vostri dipendenti e collaboratori possano beneficiare dell’ambiente di lavoro ibrido
di cui hanno bisogno. Con il giusto partner per i servizi di rete, potete garantire un accesso continuo ad
applicazioni e strumenti e una user experience di alta qualità, proteggendo allo stesso tempo i dipendenti e quindi tutta la vostra azienda.

Per ulteriori informazioni su come Colt Technology Services può supportare la vostra transizione verso un
ambiente di lavoro ibrido, visita www.colt.net/it/solutions/hybrid-workforce

Un ambiente di lavoro ibrido, in cui i dipendenti, ovunque si trovano, tramite un accesso di alta qualità, dispongono degli strumenti e delle informazioni necessari per svolgere il loro lavoro, essere connessi e collaborare con gli altri membri del team, in modo continuo, sicuro e senza interruzioni, è la nuova normalità.